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Organismi Tartano

“Conseguenza diretta della sinodalità è quella di avvalersi della collaborazione del Consiglio pastorale nel prendere decisioni, attraverso il discernimento comunitario, il dialogo e l’ascolto reciproco, sulle questioni che riguardano la vita della parrocchia (scelte pastorale, organizzazione delle attività, gestione dei beni, ecc.) rispettando comunque l’autorità ultima del Vescovo o del parroco, pastore proprio della comunità.” 

“Ogni parrocchia abbia il proprio Consiglio per gli affari economici a norma del diritto (CPAE)”

(dal Libro Sinodale – Diocesi di Como)

Consiglio pastorale

Composizione:

don Michele Gini – don Sergio Mazzina

Compiti

Il CPP ha il compito di progettare, accompagnare, sostenere e verificare l’attività pastorale della parrocchia. In particolare esso ha il compito di:

1) promuovere e far crescere la comunione tra i singoli fedeli (laici, presbiteri, religiosi), le aggregazioni e i movimenti presenti in parrocchia, creando momenti comuni di incontro, formazione e preghiera

2) suscitare la partecipazione attiva di tutti i fedeli alla sua vita e alla sua missione, passando dalla semplice collaborazione a una vera e propria corresponsabilità

3) conoscere, approfondire, per poi far conoscere all’intera Comunità, il progetto pastorale diocesano scegliendo i passi concreti di una sua realizzazione in loco

4) riflettere sulla situazione del territorio, individuandone le esigenze umane e religiose e proponendo interventi pastorali opportuni;

5) stabilire rapporti franchi di dialogo e di collaborazione con le istituzioni pubbliche e le aggregazioni laiche presenti sul territorio.

Durata del CPP

Il CPP resta in carica cinque anni (l’attuale consiglio è stato convocato in I seduta il giorno 15 Settembre 2021). I membri del CPP, compiuto il quinquennio, possono essere rieletti per un altro mandato. Per favorire l’obiettivo di una più ampia corresponsabilità, è opportuno che dopo due mandati un membro sia sostituito. Nella medesima ottica della corresponsabilità e comunione è normale che il Consiglio Pastorale giunga alla propria naturale scadenza, anche qualora avvenisse un cambio di parroco.

Natura

Il Consiglio Pastorale Parrocchiale (CPP) è l’organismo ordinario

• della comunione e sinodalità ecclesiale

• del discernimento comunitario e della corresponsabilità

• di programmazione e di coordinamento dell’azione pastorale della parrocchia

• in ordine all’evangelizzazione, alla santificazione e alla carità dell’intera Comunità e dei singoli battezzati.

Identità

L’identità e la funzione del Consiglio Pastorale parrocchiale si inserisce in un’immagine di Chiesa comunione, così come il Concilio Vaticano II ha indicato e il magistero successivo ha autorevolmente confermato. «Fare della Chiesa la casa e la scuola della comunione» (Novo Millennio Ineunte, 43). In forza del Battesimo, infatti, ogni cristiano è chiamato a condividere la missione della Chiesa, nello spirito della corresponsabilità comunionale e gerarchica.

Costituzione

Il Codice di Diritto Canonico, al canone 536, così recita: «In ogni parrocchia venga costituito il Consiglio Pastorale, che è presieduto dal parroco e nel quale i fedeli, insieme con coloro che partecipano alla cura pastorale della parrocchia in forza del proprio ufficio, prestano il loro aiuto nel promuovere l’attività pastorale».

2024

Consiglio affari economici

Il Consiglio parrocchiale per gli affari economici è costituito in ogni Parrocchia, in attuazione del can. 537 del Codice di Diritto Canonico quale organo di collaborazione dei fedeli con il Parroco nella gestione amministrativa della Parrocchia.

Il Consiglio parrocchiale per gli affari economici ha i seguenti scopi:

  • coadiuvare il Parroco nel reperimento dei mezzi economici necessari per la gestione ordinaria e straordinaria dei beni di proprietà della Parrocchia, per l’esercizio del culto, lo svolgimento delle varie attività pastorali e il sostentamento del clero addetto alla Parrocchia;

  • coadiuvare il Parroco nel predisporre il bilancio preventivo dell’amministrazione ordinaria e straordinaria della Parrocchia, elencando le voci di spesa prevedibili per i vari settori di attività, e individuando i relativi mezzi di copertura;

  • approvare alla fine di ciascun esercizio, previo esame dei libri contabili e della relativa documentazione, il rendiconto consuntivo generale e dei vari settori di attività;

  • verificare, periodicamente, la corretta attuazione delle previsioni di bilancio, e procedere alle variazioni di bilancio che si rendessero necessarie,

  • esprimere il parere sugli atti di straordinaria amministrazione al compimento di tali atti, presentato all’Ordinario Diocesano a norma delle leggi canoniche e diocesane.

  • vigilare sulla buona conservazione degli immobili di proprietà della Parrocchia proponendo le operazioni necessarie per la loro accurata manutenzione;